mercoledì 27 giugno 2012

Concerto per l'Emilia





Lunedì sera ho guardato il Concerto per l'Emilia.


Su RaiUno.

Lo specifico perchè il fatto che fosse su RaiUno non è di poco conto: non avevo capito, infatti, che fosse una sorta di co-produzione, che fosse una trovata televisiva più che un concerto vero e proprio.

E se da una parte va dato atto e credito alla Rai di aver rinunciato alle pause pubblicitaria, dall'altra il solito modo ingessato di presentare di Fabrizio Frizzi (ovviamente in giacca e cravatta) e i ritmi terribilmente lenti hanno tagliato in qualche modo le gambe alla serata.

Andando per ordine:

- Zucchero non mi è piaciuto per niente;
- Guccini, tra i più applauditi della serata, forse un po' imbarazzato davanti a un pubblico così grande, ha proposto una bellissima versione de Il Vecchio E Il Bambino, e poi ha accompagnato come ha potuto Caterina Caselli in Per Fare Un Uomo, con tempi e attacchi che andavano un po' dove volevano loro;
- la Caselli, appunto, non mi è piaciuta. Ok, saranno pure stati 40 e passa anni che non si esibiva, ma le stecche su Insieme A Te Non Ci Sto Più (Conte-Virano-Pallavicini, mica cotiche) risuonano ancora adesso;
- Ligabue, su cui avevo qualche riserva, mi è piaciuto molto, voce e chitarra, credo l'unico a rivolgersi in modo diretto alle istituzioni;
- la Carrà lasciamola perdere, è meglio. E' già andata bene che non abbia ceduto un femore;
- non conoscevo il nuovo cantante dei Nomadi, che mi sembra abbia più o meno la metà degli anni degli altri (che sia il bisnipote di Carletti?), con una voce molto potente ma forse un po' troppo Litfiba, la cresta e tutto il resto... Ma Io Voglio Vivere e Io Vagabondo, e poi Dio E' Morto nel finale, le vogliamo forse discutere? Direi di no;
- Bergonzoni non male, ma troppo prolisso;
- gli Stadio non mi sono piaciuti, salvo giusto l'omaggio a Dalla insieme a Gianni Morandi con Piazza Grande;
- Nek è un bravo ragazzo, dai;
- Alberto Tomba e Giuliano Razzoli... bè, non saprei come commentarli;
- Bersani molto bravo e mai fuori posto (ma il leggio?);
- Paolo Belli non mi è mai piaciuto più di tanto, ma in questa occasione non è stato male;
- non ho capito perchè proprio a Carboni sia stato lasciato lo spazio di tre pezzi, quando gli altri ne hanno fatti due o meno. Niente di eclatante, salviamo Mare Mare e via;
- Cesare Cremonini è stato forse il migliore della serata: una bellissima versione piano e voce di Mondo e uno straordinario duetto con Laura Pausini con L'Anno Che Verrà, rimaneggiando il testo in "caro Lucio ti scrivo...";
- Mingardi mah, probabilmente aveva consumato grappa fino all'ora (tarda) dell'esibizione;
- l'Ave Maria piano e flauto mi è sembrata leggerissimamente fuori luogo;
- geniale la trovata di piazzare i Modena City Ramblers - con Cisco - proprio dopo l'Ave Maria, quindi. Scelta discutibilissima dei pezzi, grinta fino a un certo punto, si poteva fare di meglio.

Stendo un velo pietoso sulla conduzione e sui clamorosi cambi palco (ma non sarebbe stato più furbo avere una "house band" - magari proprio i Nomadi di Carletti - ad accompagnare i vari cantanti, invece di ripiazzare microfoni e strumenti volta per volta, perdendo un'infinità di tempo), e non mi faccio piacere tutto solo perchè si fa beneficenza... Non mi esprimo sul prodotto televisivo, ma quello musicale poteva essere realizzato meglio. Detto questo, sono stati raccolti milioni di euro, è questa la cosa importante.

Prossimo appuntamento a settembre, con il benefit più rock organizzato da Ligabue.

venerdì 22 giugno 2012

Solo a Vercelli [aggiornamento]

Mi sembra giusto aggiornarvi sulla situazione dello stadio, della Pro e via dicendo.

La Pro Vercelli si è iscritta al campionato 2012-2013, senza beghe monetarie, problemi, intoppi.

Il campionato dovrebbe iniziare sabato 18 o sabato 25 agosto.

Bene, oggi sul massimo organo di stampa cittadino (La Sesia) si legge che già a fine settembre lo stadio sarà pronto, con i suoi 4300 posti a sedere (tutti seggiolini, quindi niente più gradoni), e, udite udite, un riposizionamento degli stessi seggiolini in tribuna, in modo che dalla nuova disposizione si possa leggere il nome della squadra sugli spalti.

Ora, so che non vi interesserà, e probabilmente avete anche ragione, ma da anni si legge già sui seggiolini il nome della squadra. Solo che è U.S. Pro Vercelli. Che è il nome vero della squadra.
L'attuale F.C. Pro Vercelli 1892 è figlio di un batti e ribatti monetario, che non vi sto a spiegare ma che spulciando cinque minuti google troverete senza problemi.

Morale della favola, visto che la Regione Piemonte si è detta disposta a finanziare i lavori per circa 500mila euro (mezzo milione di euro per aggiungere 1000 posti a sedere, in pratica 500 euro a seggiolino, mica cotiche), chi di dovere ne approfitta e cambia pure il nome della squadra sui seggiolini. Geni del male.

Staremo a vedere cos'altro si inventeranno.

mercoledì 20 giugno 2012

Solo a Vercelli


10 giorni fa la Pro Vercelli, con uno strepitoso 3-1 in casa del Carpi, saliva in serie B.

Un risultato storico, tutta la città in festa, tutti con la maglia bianca a urlare forza Pro.

Il problema è lo stadio, di vecchia concezione, in pieno centro città, con una capienza di poco superiore alle 3000 persone (uno stadio di B richiede una capienza di 10mila).

Ma ecco che il sindaco, lesto a salire sul carro dei vincitori, non ha perso tempo, dichiarando che i lavori sarebbero stati fatti in fretta e bene, e che in ipotesi solo un paio di partite a inizio campionato si sarebbero dovute disputare altrove.

Subito arrivava anche la deroga per una capienza di 4300 posti, quindi, di fatto, si trattava solo di aggiungerne 1000.

Nel frattempo si cominciava a parlare di quale stadio avrebbe ospitato le prime partite casalinghe della Pro, e, scartata per ovvi motivi Novara, si facevano papabili Torino, Parma e Piacenza.

Magicamente, le dichiarazioni più recenti del nostro amato sindaco parlano di una fine lavori (per lo stadio cittadino) a fine 2012, ed è ormai praticamente ufficiale che fino ad allora si giocherà a Piacenza.

Piacenza, 150km da Vercelli. Per i giocatori, sarà come giocare ogni volta in trasferta, e dubito saranno molti i sostenitori disposti a macinare km per andare a vedere la Pro giocare "in casa".

Senza contare il fatto che il termine per la fine dei lavori è puramente ipotetico, e vi lascio immaginare quali e quante opere pubbliche lo hanno sforato, durante questa amministrazione.

Ciliegina sulla torta, solo lo scorso anno abbiamo visto come lo stadio di Novara sia stato adeguato alla serie A (quindi con molti più problemi) in una sola estate.

E noi niente, buttiamo via l'ennesima occasione.

Eh, ma anche una volta salito sul carro del vincitore, evidentemente per il nostro straordinario sindaco tra il fare e il non fare la scelta è semplice.

martedì 19 giugno 2012

E invece no

Ero già lì pronto a scrivere che la Grecia sì che è un Paese serio, che prende in mano la situazione, esce dall'euro e si riprende prima di tutti noi, bla bla bla.

Ero già lì pronto a scrivere che l'Italietta calcistica se ne esce dagli Europei meno interessanti del secolo con una figura barbina, mentre gli amici spagnoli si mangiano il loro bel biscotto e proseguono nel cammino del torneo.

E invece no.

In Grecia vincono i conservatori, che formeranno un governo con i socialisti, e rimarranno nell'euro, condannando a morte certa il Paese. Ma nel frattempo tutti contenti, Germania in testa, e timidi segnali positivi dalle borse.

L'Italia pallonara - una delle più brutte degli ultimi 20 anni, soprattutto in attacco - vince addirittura 2 a 0 contro la verde Irlanda del Trap, con un golasso ridicolo di Cassano (che però, va detto, è uno di quelli che ci ha creduto davvero) e un'altra roba di quello lì con la cresta bianca che non voglio neanche nominare, ma che andrebbe preso a sprangate a prescindere. La Spagna, nel dubbio, batte 1 a 0 la Croazia, quindi salta anche l'ipotesi biscotto.

Robe da matti.

venerdì 8 giugno 2012

We Take Care Of Our Own

Sì, ok, ieri c'è stato il monumentale concerto di Bruce Springsteen a San Siro, ma di quello avrete già letto abbondantemente altrove.

Il titolo di questo post riporta quello di una canzone di Bruce, sì, ok.

Ma il punto è un altro.

Ieri a San Siro c'era l'amico Cala, che prima di godersi lo show ha portato avanti la sua, e non solo sua, giustissima iniziativa, come testimonia il video giù in fondo.

Prima di guardare il video, però, leggetemi la storia di Tomaso e Elisabetta, fino alla fine.