lunedì 27 dicembre 2010

Regali ricevuti

Quest'anno a Natale è andata bene: niente doppioni, niente cose che una volta scartate mi hanno fatto dire "chemmenefaccio?", niente cose banali e comprate perchè qualcuno "doveva" farmi un regalo.

Condivido con voi qualcuno dei regali ricevuti. Le foto sono pessime, siete avvertiti, e alcune le ho proprio dovute cestinare, ragion per cui la lista rimane incompleta...



















...più un giubbotto, un maglione, qualche altra maglietta, qualche altro libro, e non so più cosa... ;-)

Grazie a tutti!

sabato 25 dicembre 2010

Buon Natale!!! (musicalmente parlando) - 2010


Come già lo scorso anno, anche a questo giro pubblico la tracklist del cd natalizio che ho dato agli amici (e che darò in colpevole ritardo). Ne ho fatte due versioni, che differiscono solo per la prima traccia, distribuite casualmente...

1a. The Mamas and the Papas - Make your own kind of music
1b. Van Halen / John Lennon - Jump / Imagine
2. Lowlands - Only rain
3. Cocktail Slippers - Saint Valentine's Day massacre
4. Michael McDermott - 20 miles south of nowhere
5. Chuck Ragan - Glory
6. Joe D'Urso & Lorenzo Semprini - Never missed you more (Live Lugo 2009)
7. The Pogues - Fairytale of New York
8. Tom Waits - Hold on
9. Flogging Molly - If I ever leave this world alive (live)
10. Lucero - The Devil and Maggie Chascarillo
11. Alejandro Escovedo - Always a friend (live)
12. Antonio Zirilli - Growin' up
13. Southside Johnny & The Asbury Jukes - Bring it home to me
14. Counting Crows - Rain King (live)
15. The Gaslight Anthem - Blue jeans & white t-shirts
16. Neil Young - My my, hey hey
17. Bruce Springsteen - The Promise ('78)

domenica 19 dicembre 2010

Tempo di bilanci 2 - Libri

Molti dei libri che ho letto quest'anno non li ricordo, o li confondo con quelli del 2009, ma in fondo non è così importante... Ecco quindi un altro elenco alla rinfusa, di libri letti, o riletti, o ripresi in mano, negli ultimi 12 mesi...

- Joe R. Lansdale: La notte del Drive-In
- Joe R. Lansdale: Una stagione selvaggia
- Joe R. Lansdale: Mucho Mojo
- Joe R. Lansdale: Il mambo degli orsi
- Joe R. Lansdale: La sottile linea scura
- Glenn Cooper: La biblioteca dei morti
- Cody McFadyen: Io confesso
- Cody McFadyen: Abandoned
- Stephen King: La zona morta
- Stephen King: Cujo
- Stephen King: Pet semetary
- Stephen King: Full dark, no stars
- Ken Follett: The pillars of the earth
- Joseph Wambaugh: Hollywood station
- Joseph Wambaugh: Hollywood moon
- Giorgio Faletti: Appunti di un venditore di donne
- Francesco Guccini: Non so che viso avesse
- Marina Petrillo: Nativo americano
- Louis P. Masur: Runaway dream
- Gianluca Morozzi: Nato per rincorrere
- Marco Quaroni: Fuga da bar in sol minore

...e ovviamente un tot di altri che adesso non ricordo.

venerdì 17 dicembre 2010

Regali di Natale

Ormai siamo al 17 dicembre (venerdì 17, per la precisione, e nevica), e, visto che mi sono mosso con largo anticipo, ho praticamente finito i regali di Natale di quest'anno.

Non sto a scrivere nel dettaglio cos'ho preso a amici e parenti (non faccio mille regali, ma quei pochi devono avere un senso), anche perchè chissà, potrebbero anche leggere queste righe e rovinarsi la sorpresa, ma come ogni anno anche a questo giro ho impacchettato qualche libro, che non fa mai male.

Ora, da tempo ho smesso di fare i famigerati "bigliettini" natalizi che tanto piacciono alle donne, perchè è una cosa che non mi ha mai conquistato fino in fondo. Però la dedica nei libri, quella sì. Perchè è importante, è un ricordo in più, e soprattutto comunica a chi quel libro lo riceve che ci hai pensato, che ci hai messo qualcosa di tuo. E se poi il libro risulta un doppione, e con la dedica non si può riciclare, bè, pazienza.

Perchè in fondo, qual è l'aspetto importante dei regali natalizi? Non certo il lato economico, chissenefrega se una cosa è costata mezzo stipendio o "solo" tanta energia e buona volontà. I regali fatti per forza, quelli per cui si entra in negozio all'ultimo momento, ci si fa impacchettare qualcosa da una commessa annoiata e sbuffante, non fanno per me (e infatti quasi tutti li incarto io, con risultati imbarazzanti). E' sbagliato dire che "basta il pensiero", ma invece si deve capire che il pensiero lo si è messo.

Detto questo, io il mio regalo di Natale l'ho già avuto, con qualche giorno di anticipo:


lunedì 13 dicembre 2010

Tempo di bilanci 1 - Musica

Ma no, che avete capito, qui si parla di cose serie, mica di propositi per l'anno prossimo e menate del genere.

Mi sembra giusto condividere con voi, Lettori Fedeli, la musica che ho ascoltato, i libri che ho letto, i film che ho visto in questo 2010. E magari, se riesco a mettere insieme le tessere della memoria, anche i concerti a cui sono andato. Ma è più complicato.

In questo primo post elencherò senza alcuna pretesa di ordine gli album che ho ascoltato negli ultimi dodici mesi: non si tratta per forza di cose nuovissime, magari sono dischi vecchi di trent'anni che ho rimesso su e riscoperto, chi lo sa. Vi consiglio solo di segnarvi nomi e titoli, e di buttarci un orecchio.

- Bruce Springsteen: Darkness on the edge of town
- Bruce Springsteen: Tunnel of love
- Bruce Springsteen: The Promise
- Willie Nile: The Innocent Ones
- Willie Nile: Streets of New York
- Lowlands: Radio & Kitchen sessions
- Lowlands: Gypsy Child
- Miami & The Groovers: The Official Bootleg
- Cesare Carugi: Open 24 Hrs
- Daniele Tenca: Blues for the working class
- Jesse Malin: The fine art of self destruction
- Jesse Malin: Love it to life
- Tom Waits: Mule variations
- The Pogues: If I should fall from grace with God
- Alejandro Escovedo: Streets songs of love
- Ben Harper: There will be a light
- Cheap Wine: Spirits
- Chuck Ragan: Gold Country
- Elvis Presley: Aloha from Hawaii via satellite
- Jakob Dylan: Women and country
- John Hiatt: The Open Road
- Lucero: 1372 Overton Park
- Michael McDermott: 620 W Surf
- Mumford & Sons: Sigh no more
- The Gaslight Anthem: American Slang
- Marah: Life is a problem
- Son Volt: American Central Dust
- Ryan Bingham: Junky Star
- Will T. Massey: Will T. Massey
- Artisti vari: For You 2
- Antonio Zirilli & The Blastwaves: Trying to get out

più una valanga di bootleg e molti altri album che non mi vengono in mente adesso... Ma direi che questi vi bastano per un po'.

Enjoy!

lunedì 6 dicembre 2010

Confini

E' inutile che ve lo dica io, perchè avrete guardato anche voi quotidiani, internet e telegiornali, ma mentre cala - finalmente, dico io - un po' d'ombra sulla vicenda di Sarah Scazzi, ecco che invece fasci di luce arrivano a illuminare la storia di Yara, che sembra ormai destinata a un epilogo poco felice.

In soldoni, sembra che la prima testimonianza (del ragazzo che l'avrebbe vista con due uomini adulti, immediatamente tacciato di bugiarderia) non fosse poi così campata in aria, e che in effetti tre persone abbiano rapito Yara, l'abbiano portata chissà dove, le abbiano fatto tutto quello che possiamo ben immaginare, e alla fine se se siano sbarazzati. Dico sembra perchè da una parte credo molto poco ai giornali, sempre più pressapochisti ma vogliosi di regalare al pubblico pagante un nuovo episodio di cronaca nera morboso e lugubre, e dall'altra le notizie sono fresche fresche, e quindi non si sa ancora bene cosa sia vero e cosa no.

Ora, al di là della tragedia in sè, la reazione immediata del bergamasco (ricordiamocelo: parliamo di un paesello in cui la Lega ha il 63% dei consensi, e già questo dovrebbe far riflettere) è quella di prendere i forconi e le pietre e di dare una lezione al marocchino che avrebbe rapito Yara con gli altri due (italiani, invece).

A questo si aggiunge il fatto che ieri un tunisino (senza patente e drogato) ha travolto e ucciso sette ciclisti, dalle parti di Catanzaro.

Ovvio che tra i due fatti non ci sia alcun nesso, ma è inevitabile gli episodi di razzismo e i vari "bisogna chiudere le frontiere italiane" si moltiplicheranno, nelle prossime ore.

Io non ho mai fatto mistero del mio pensiero: la politica nei confronti di chi arriva clandestinamente in Italia è esageratamente morbida, e il perchè è presto detto. I clandestini fanno comodo alla malavita, che li usa per spacciare droga, spostare soldi e per far girare la prostituzione, il tutto con un costo ridicolo. E fanno comodo anche alle imprese di costruzione e simili, che li usano per lavori brevi, li pagano (pochissimo) e poi li scaricano senza tante storie. Minima spesa, massima resa, come spesso accade.

E poi noi siamo l'Italia, il Belpaese, mica possiamo rispedirli tutti al mittente con grasse pedate nel sedere, no?

Tutto questo senza alcun sentimento leghista, intendiamoci, sto solo ribadendo quello che dico da sempre, come da sempre dico che se il figlio di un extracomunitario nasce in Italia, si adatta agli usi e costumi del posto, parla l'italiano e via dicendo, va considerato italiano a tutti gli effetti.

Però questo è sempre più un Paese in cui si fa sempre in fretta a dire le cose senza collegare il cervello, e in cui si arriva sempre troppo tardi a farle, le cose, con un minimo di buon senso.