lunedì 26 aprile 2010

Di casco, paraschiena e altre amenità

Ormai avrete letto o sentito tutti delle norme approvate e da approvare, mi limito solo a sottolineare quelle che ritengo le più importanti, con il mio commento.

1. limite di velocità a 150km/h in autostrada (con le limitazioni del caso).
Trovo che non abbia il minimo senso. Prima ci rompono le scatole con telelaser, tutor, controlli vari e via dicendo, e poi ci autorizzano ad andare un po' più forte, quasi a dare un contentino? No, non va bene. E non solo: nel momento in cui dici "dai, accelero, tanto si può", la cosa non porta a nulla di buono.

2. casco in bicicletta.
Non so dalle vostre parti, ma dove sto io le piste ciclabili sono ridicole. Vero, ne hanno aggiunto qualche chilometro, ma poi succede che si interrompano così, senza un perchè, riversando il povero ciclista sulla strada, alla mercè degli automobilisti distratti e maleducati. Quindi ok, è scomodo e del tutto antiestetico, ma pollice alto per il caschetto.

3. paraschiena per i motociclisti.
Da biker, sono anni che dico che il paraschiena dovrebbe essere obbligatorio, come e più della cintura per chi va in macchina. Casco, paraschiena, per me bisognerebbe aggiungere pure giubbotto, guanti e tutto il resto, perchè se cadi (e per come sono messe le nostre strade e per il rispetto che l'automobilista ha delle moto ci vuole davvero poco) meglio essere protetto il più possibile. Quindi un grande SI al paraschiena.

Ora, mi chiedo, finirà anche questo nel dimenticatoio oppure si daranno una mossa per concretizzare le cose?

domenica 11 aprile 2010

Willie Nile


Venerdì ero al MIV di Varese, per vedere ancora una volta Willie Nile, in formazione elettrica.

Bè, il signor Nile è un ragazzo di sessant'anni suonati che si è consumato le dita nei club del Village, è stato corteggiato dalle case discografiche, ha pubblicato il suo primo album a trent'anni abbondanti, ha aperto per gli Who e ha diviso palco e studi di registrazione con gente come Tori Amos, Ringo Starr, Lucinda Williams, Roger McGuinn, Bruce Springsteen e tanti altri.

Ma è anche un musicista che ha pubblicato un ridotto numero di dischi (6, più uno in uscita nella prossima estate, un live e un EP) in circa trent'anni di attività, curando i suoi prodotti e le sue produzioni, con il rovescio della medaglia di essere ancora un artista di nicchia, noto e apprezzato da molti ma non da tutti.

E quindi ecco che ce lo ritroviamo in un piccolo club di Varese, a ingresso libero, mentre cena con il suo entourage, in mezzo ai tavoli degli altri avventori del locale.

Lo show è grandioso: due ore piene zeppe di musica cantata e suonata come si deve, da Vagabond Moon a Streets of New York, passando per le (riuscitissime) cover di Hit the road, Jack e di I Wanna Be Sedated, con cui ha chiuso il concerto.

Ma al di là dei pezzi, sono l'energia e l'adrenalina che Willie Nile riesce a trasmettere dal palco a rendere i suoi concerti degni di questo nome, di altissimo livello.

Insomma, per farla breve: se passa dalle vostre parti, non perdetevelo.

venerdì 9 aprile 2010

Back to the 80's



Se in qualche modo avete vissuto negli anni '80, questo video vi piacerà.

Chapeau.