venerdì 31 ottobre 2008

Trick or treat!



Riporto dal sito ufficiale:

"Dear Friends and Fans,

If you grew up in central or south Jersey, you grew up with the "Jersey Devil." Here's a little musical Halloween treat. Have fun!
"

mercoledì 29 ottobre 2008

Parole parole parole

Quello che vedete qui sopra è un divertente collage delle 100 parole più utilizzate da Barack Obama (aggiornato al 6 ottobre scorso), realizzato con un semplice software che ha analizzato il feed RSS del blog del candidato democratico.

Non sto neanche a postarvi lo stesso collage del candidato opposto, vi basti sapere che la parola scritta più in grande (e quindi che compare più spesso) è "McCain".

Detto questo, oggi l'agognato disegno Gelmini è diventato legge, con tutti gli strascichi che ben si potevano aspettare, con gli estremisti in piazza a legnare gli studenti, cortei e scioperi indetti per domani, perdite di tempo, parole buttate al vento.

Ora, al di là del fatto che non ho mai nascosto una scarsa simpatia per il Ministro dell'Istruzione, di questa riforma mi sento di criticare il ritorno del maestro unico (perchè l'Italia non è più quella di un tempo, in cui un solo maestro alle elementari bastava e avanzava), ma per il resto non vedo il motivo di tutte queste proteste.
Questa mattina chiacchieravo proprio di questo con Giacomo Ferrari, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università del Piemonte Orientale, e ci siamo trovati d'accordo sul fatto che la spirale discendente della nostra scuola e università è iniziata molti anni fa, e non certo con questa amministrazione: per risolvere davvero le cose, sia per i docenti che per gli studenti, ci vorrebbe una riforma a partire dalla fondamenta, una sorta di rivoluzione, un ritorno all'antico tenendo ben presente gli anni in cui viviamo, le opportunità lavorative e tutto il resto.

Ma, si sa, in Italia siamo molto più bravi a scendere in piazza a urlare e a prendercela con questo o con quel politico, piuttosto che dire cose sensate in una sede più consona.

Tutta quell'energia di cui parla Obama, noialtri la usiamo nel modo sbagliato, e questo è uno dei motivi per cui continueremo a essere il paese di mafia, pizza e mandolino.

sabato 25 ottobre 2008

Per caso (ma anche no)


Stavo cercando delle immagini di Alex Ross per un'altro scopo, e mi sono imbattuto in quella che vedete qui sopra.

Che dire? Incisiva, essenziale, significativa.

Approfitto per un breve commento su una delle varie cose sentite ieri, ovvero: come tutti saprete, la quotazione del petrolio è scesa a 62 dollari al barile, la più bassa da un anno e mezzo a questa parte. Ora, al di là del fatto che al distributore questo 40% che il petrolio ha perso non si vede nemmeno a piangere, per tutta reazione l'Opec cosa fa? Annuncia un taglio consistente della produzione, perchè il valore "non può" scendere al di sotto dei 70-90 dollari al barile.

E poi uno non si deve sentire preso in giro quando va a fare benzina?

mercoledì 22 ottobre 2008

Wall-E


L'ho visto qualche sera fa, ma tra una cosa e l'altra ho trovato solo adesso qualche minuto per una mini recensione.

Bellissimo.

La storia è semplice quanto riuscito, l'animazione è straordinaria. Qua e là c'è qualche messaggio ecologista e contro l'obesità, ma non pesano assolutamente sull'ora e mezza circa di pellicola, che scorre benissimo intorno ai due protagonisti, il vetusto Wall-E e la nuovissima Eve, tra la Terra in attesa di essere ripopolata e il mondo artificiale in cui vivono gli umani nello spazio.

Non va dimenticato che non è un film per bambini, anche perchè sarebbe anche ora di svecchiare questa vecchia concezione per cui cartone animato = film per bambini.

Wall-E è un film intelligente, schietto, fresco, originale, e fa una cosa fondamentale, neanche tanto tra le righe: mette in guardia dal presente.

Andate a vederlo, e rimanete fin dopo i titoli di coda.

sabato 18 ottobre 2008

Ho visto la luce (6 anni fa)


Ne ho già scritto un anno esatto fa, qui, ma penso che questo diventerà un post ciclico, anno dopo anno, ad imperitura memoria.

Oggi mi limito a ricordare l'essenziale.

Bruce Springsteen & The E Street Band

18 ottobre 2002 - Bologna, Palamalaguti

01 The rising
02 Lonesome day
03 Night
04 Something in the night
05 Empty sky
06 You're missing
07 Waitin' on a sunny day
08 You can look (but you better not touch)
09 No surrender
10 Worlds apart
11 Badlands
12 She's the one
13 Mary's place
14 Countin' on a miracle
15 Backstreets
16 For You (solo piano)
17 Into the fire
18 Stand on it
19 Dancing in the dark
20 Ramrod
21 Born to run [with Elliot Murphy]
22 My city of ruins
23 Born in the USA
24 Land of hope and dreams
25 Thunder road


...con tanto di coda finale al piano, mentre i roadies stavano cominciando a smontare tutto.

venerdì 17 ottobre 2008

Joe the plumber


Mi sta simpatico, questo Joe l'idraulico.

Perchè se è vero, come disse Andy Warhol, che un quarto d'ora di notorietà non si nega a nessuno, tra i due litiganti Barack Obama e John McCain chi esce vincitore è proprio il terzo, Joe the plumber.

Un po' come se a suo tempo, da noi, tra Berlusconi e Veltroni l'avesse spuntata la casalinga di Voghera.
Joe Wurzelbacher, massiccio idraulico di quasi due metri di Toledo, Ohio, si è fatto strada tra la folla qualche giorno fa e ha chiesto a chiare lettere a Obama se il piano di aumento delle tasse previsto dal candidato democratico gli avrebbe portato vantaggi, o se invece gli avrebbe impedito di realizzare i propri sogni lavorativi. Per farla breve, Obama gli ha risposto - parafrasando - che Robin Hood rubava ai ricchi per dare ai poveri, e che il suo piano finanziario non andrà a colpire chi porta a casa meno di 250.000 dollari all'anno, quindi i tubi e la cassetta degli attrezzi di Joe è al sicuro.

Il botta e risposta tra i due è però diventato quasi subito un caso mediatico, al punto che il repubblicano McCain, durante il dibattito finale, ha citato Joe the plumber una ventina di volte, e il suo avversario lo ha nominato in cinque o sei episodi, eleggendolo a simbolo e fenomeno di questa campagna elettorale, o per lo meno di queste ultime battute.

Mentre i due candidati continuavano il loro duello, Joe si gustava la diretta tv, continuando a rispondere alle domande dei giornalisti e alle telefonate di chi voleva intervistarlo.

E, c'è da scommetterci, il suo quarto d'ora di gloria durerà almeno fino al prossimo 4 novembre.

Dopo, Joe crederà ancora nel sogno americano?

sabato 11 ottobre 2008

Sportivi da sbarco (ovvero: cosa evitare in TV)

Come sapete, sono un grande appassionato di film e serial americani, ma rifuggo invece quasi tutto ciò che è tv, a parte qualche frammento di Striscia la notizia, sport in diretta e poco altro.

Però ci sono cose che non si può evitare di sapere o di vedere, per uno zapping distratto, o peggio ancora perchè sono i quotidiani a raccontarci le interessantissime vicende delle reti generaliste.

E allora, come voi, ecco che ho saputo che, cominciata la nuova stagione televisiva, sono ricominciati anche i reality, puntuali come la morte e le tasse.
Ora, al di là del fatto che sono più che d'accordo con quanto ha detto Fiorello poco tempo fa, sulla tv vecchia, ripetitiva e sempre uguale a se stessa.
Al di là del fatto che Simona Ventura e Paola Perego, le attuali mistress dei reality, mi stiano pesantemente antipatiche.
Al di là del fatto che abbiano tirato fuori dall'armadio pure Paola Barale, e potevamo anche farne a meno.

Al di là di queste e di molte altre cose che non voglio star qui a sottolineare, mi lascia basito la presenza massiccia di sportivi, e anche di un certo livello, in queste trasmissioni per guardoni e cerebrolesi.
Sulla triste Isola della Rai c'era Antonio Cabrini, campione del mondo 1982, e c'è ancora Leonardo Tumiotto, nuotatore professionista sconosciuto ai più. E a fare da inviato, ecco che troviamo invece Filippo Magnini, sfortunato a Pechino, ma sempre nuotatore di altissimo livello.

All'ignobile Talpa di Mediaset ci sono invece Matteo Tagliariol, fresca medaglia d'oro nella spada individuale a Pechino, e Clemente Russo, medaglia d'argento nel pugilato delle stesse Olimpiadi.
Per fortuna ci sono anche Pasquale Laricchia e Franco Trentalance, che loro sì che sono sportivi seri.

Io mi chiedo, queste persone non hanno un minimo di dignità? Hanno portato il tricolore in giro per il mondo, hanno ricevuto il plauso di cronisti, giornalisti e appassionati, e hanno avuto i loro attimi di notorietà, più o meno lunghi. Capisco che la legge del soldo sia sempre la più forte, ma vale la pena di buttare via un'onorata carrieta per andare a fare i buffoni in trasmissioni di bassa lega, andando incontro a inevitabili brutte figure?

Tutto questo senza dimenticare la polemica sulla presenza di Margherita Granbassi ad Annozero, che continua a infuriare.
Ma il dubbio - legittimo, credo - è: se per fare il clown all'Isola o alla Talpa non c'è bisogno di una preparazione particolare, per fare invece la pseudogiornalista (o opinionista, mica si capisce) da Santoro non ci vorrebbe invece qualcosa di più di un bel faccino e una medaglia d'oro sul petto?

Spegnamo la tv, è meglio.

martedì 7 ottobre 2008

L'ignorante, la scimmia, l'antipatica

Anche con tutto lo sforzo possibile, non riesco a capire quale di queste tre megere mi stia più antipatica. Roba che se mai le incontrassi per strada partirebbe lo schiaffo in automatico.


Mariastella Gelmini, oggi Ministro dell'Istruzione. In pratica, colei che per qualche anno deciderà della sorte dei nostri (vostri, via) bambini, senza dimenticare gli universitari e via dicendo.
Ecco, questo personaggio insensato, bresciana doc, è avvocato oggi per via di un esame di stato dato nientepocodimeno che a Reggio Calabria. Dopo che a Catanzaro non si poteva più andare, perchè lo scandalo dei duemila e passa compiti uguali era già saltato fuori. Eh, ma lei doveva lavorare subito, poverina.


Emma Marcegaglia, lei per fortuna laureata con lode alla Bocconi, che almeno con la scuola siamo a posto. Arriva lì, dalla sua acciaieria per colletti bianchi, e si siede sulla sedia ancora calda di Montezemolo. Da allora, qualche sparuto commento - sempre filogovernativo, ci mancherebbe - e un pugno di comparsate qua e là. Finito. Carisma, zero.


E poi abbiamo lei, signori, Sarah Palin. Avevo già avuto modo di parlarne qui, ma tanto vale, rovistiamo ancora nel torbido.
L'altro giorno c'è stato il confronto televisivo tra i due candidati vicepresidenti, la ex Miss Alaska e il giovanotto Joe Biden. Ora, nessuno dei due mi ha fatto (nella mia ignoranza politica a stelle e strisce) una grandissima impressione, ma almeno Biden porta dalla sua l'esperienza, che potrebbe mettere una toppa alla tanto criticata giovane età di Obama. La Palin invece, al di là del suo sorriso ebete, porta il vuoto pneumatico.
Non solo: se (e tocchiamo ferro) McCain dovesse essere eletto, e - cosa non impossibile, visto che il Gerovital non può fare miracoli per sempre - dovesse venirgli un coccolone durante i suoi anni di presidenza, chi si lancerebbe come un giaguaro sulla poltrona della persona più potente del mondo? Esatto, proprio lei, una poco più che quarantenne con il fucile in mano e la sfavillante esperienza politica della sola Alaska.
Se fossi cittadino americano, e avessi ancora qualche dubbio sul candidato da votare, anche al di là del credo politico, questo pensiero li spazzerebbe tutti.

Che amarezza.

venerdì 3 ottobre 2008

CENTO di questi post


E così, ridendo e scherzando, questo è il centesimo post.

Per dirla meglio, in cento occasioni ho scritto qualcosa di probabilmente delirante su queste pagine.

Commenti a fatti di attualità, pseudo recensioni di film, libri, cd e quant'altro, racconti di vacanze, week-end, mangiate e bevute, segnalazioni, interventi del tutto inutili e altro.

Migliaia di parole, chissà quante (e nessuno stia a contarle, mi raccomando!).

A questo centesimo post, che è volontariamente e consapevolmente inutile, una sorta di autocelebrazione prima di lasciarmi la boa alle spalle e proseguire verso il prossimo traguardo dei 1000, ci sono arrivato da solo, ma un piccolo grande grazie va anche a voi che mi leggete.
Perchè se è vero che i commenti sono sempre stati pochi, e non c'è mai stata una grande interazione tra chi scrive e chi legge, so che ci siete, so che mi leggete, e so anche che in un modo o nell'altro qualche volta posso avervi dato qualche spunto di riflessione.

Quindi, questo post numero 100 è mio, ma anche vostro. Fatene buon uso, e magari fatemi sapere.

Al 1000 faremo il punto della situazione.

Keep on rockin' in the free world!