venerdì 21 settembre 2007

Nel Paese dei Grilli (e compagnia bella)

Succede di tutto, in questa fine d'estate (o inizio d'autunno, che dir si voglia).

E così succede che qualche giorno fa, cercando di mascherare ignobilmente gli echi del V-Day, i TG e i quotidiani d'Italia abbiano lanciato l'allarme contro i fast food e il "mangiar male" in generale, dicendo che sì, è vero, siamo noi italiani che teniamo alta la bandiera della dieta mediterranea, ma in fondo siamo dei patacca, e quindi preferiamo imbottirci di schifezze protoammeregane, e quindi giù di hamburger e tristezze varie.
Ora, io ero un fan della prima ora di McDonald's, va detto. Mi pento e mi batto il petto. Illuminato dalla grande M gialla a stelle e strisce, rea di offrire a tutti, in tutto il mondo, lo stesso identico panino, che riempie, gonfia, sfama in pochi minuti - salvo poi lasciare un grande senso di vuoto poco dopo - ho apprezzato, in gioventù, i fasti del Burghy di piazza San Babila, e dei Mc successivi. Poi, in grazia di non so quale santo, sono stato folgorato sulla via di Damasco, e ho giurato di non mettere mai più piede in postacci del genere, salvo qualche capatina da Burger King, anni luce superiore, o ancora meglio da Luini, paladino del panzerotto meneghino.
Al di là di questo, tabula rasa sui fast food. Un panino al prosciutto, in apparenza più triste e quasi in pensione di uno straripante cheeseburger, dà in realtà molto più soddisfazione, oltre ad essere, neanche a dirlo, molto più sano.


E succede anche che un comico (ma ormai definirlo solo tale è oltraggiosamente riduttivo) scenda in piazza e si porti dietro milioni di persone in tutto il mondo, difendendo il baluardo di tre semplici, piccole, enormi proposte: 1. No ai parlamentari condannati. No ai 25 parlamentari condannati in Parlamento - Nessun cittadino italiano può candidarsi in Parlamento se condannato in via definitiva, o in primo e secondo grado in attesa di giudizio finale.
2. Due legislature. No ai parlamentari di professione da venti e trent'anni in Parlamento - Nessun cittadino italiano può essere eletto in Parlamento per più di due legislature. La regola è valida retroattivamente. 3. Elezione diretta. No ai parlamentari scelti dai segretari di partito - I candidati al Parlamento devono essere votati dai cittadini con la preferenza diretta.

In un Paese civile, non ci vedrei niente di assurdo, anzi. Ma siamo in Italia, e allora giù di politici che sentono bruciare la seggiola e quindi si lamentano o minimizzano la manifestazione, mentre le principali testate giornalistiche si imbizzarriscono e ne parlano a più non posso.

In questi scampoli d'estate, succede anche che, per l'ennesima volta, i nostri beneamati politici si azzuffino per le poltrone del Consiglio di Amministrazione Rai, vadano tronfi in Senato per porre fine alla querelle e il buon Clemente Mastella, palesemente confuso sul proprio schieramento d'appartenenza, decida di non appoggiare l'Unione (unita più che mai, che dire). Sudori freddi colano sulla fronte già aggrottata del Mortadella, quand'ecco che Storace, onde farsi bello e dimostrare ai vecchi camerata di aver ancora qualche (discutibilissimo) asso nella manica, salva capra e cavoli, offrendo il suo aiuto al Curato Bonario. Morale della favola: nulla di fatto, sinistra in crisi e sussurri di un ritorno alle urne non troppo lontano.

E infine, a Salsomaggiore Terme, dove dovrebbero regnare tranquillità, bellezza e, al limite, qualche piccola scaramuccia sulle varie nuances di rossetto da spartire tra le Miss, succede invece che il quasi centenario Mike Bongiorno, troppo preso dall'ansia di imitare le ben conosciute gags di Fiorello, perda un tempo eccessivo a scherzare proprio con il mattatore siciliano, facendo inviperire colei che lo avrebbe affiancato nella conduzione delle lunghe serate di Miss Italia, Loretta Goggi. Al che la Goggi si altera, piange, tira calci e pugni, esce sul palco brillante e tranquilla nel suo tailleur nero, saluta tutti, dice chiaro e tondo a Mike di non aver gradito, e se ne va.
La serata prosegue, e solo - pare - le parole del marito la convincono a tornare - torva, per carità - in scena. Ma preferisco pensare che in realtà siano state le minacce di dover pagare una salata penale, oppure un piccolo rialzo del cachet, da parte di quel gran furbastro di Del Noce. Con la Rai già messa così male, meglio non rischiare la poltrona adesso.

domenica 16 settembre 2007

Bruce "Magic" Springsteen


Ormai si sa da qualche settimana, ma comunque l'annuncio ufficiale di un nuovo disco di Bruce Springsteen con la E Street Band non mi ha certo lasciato indifferente.

Quando poi è stato possibile scaricare l'album (in qualità non eccelsa, va detto) dai meandri di internet, non ho saputo resistere.

E poi, il primo ascolto.

Un po' come venire al mondo.

Bè, il primo ascolto non mi ha entusiasmato, va detto. Non mi piaceva la produzione, non trovavo nuovi punti di riferimento e vedevo solo abbozzati quelli vecchi.

C'è da dire che noi springsteeniani di vecchia data siamo un attimino critici e perfezionisti, e quindi i primi commenti non sono mai buonisti.
Comunque sia, dopo il primo ascolto, ho confermato quello che già pensavo, ovvero "chissenefrega se il disco non è la fine del mondo, l'importante è vederlo dal vivo con la band".

Detto fatto, con un salasso mica da poco ma un grande sorriso stampato in faccia, mi sono procurato i biglietti per l'unica data italiana, il 28 novembre al Datchforum di Assago, e per quella di Parigi, il 17 dicembre al PalaiOmnisport di Bercy.

Nel frattempo, dopo un buono numero di ascolti, ho smontato in modo quasi sistematico il disco e, archiviate (nel senso: quando arrivano le skippo senza pensarci) quella o quelle due canzoni che proprio non mi piacciono, riesco a darne un voto del tutto sufficiente. E poi, sono convinto che da una parte il cd vero e proprio, con tutti i suoni al loro posto, e dall'altra le esibizioni dal vivo regaleranno il giusto spolvero ai brani.

Is there anybody alive out there?



lunedì 3 settembre 2007

Andiam, andiam, andiam a lavorar...

Eh, già.

Si torna dalle vacanze, agosto finisce in un batter d'occhio, e con settembre si torna anche a lavorare, o per lo meno bisogna fingere di farlo, mettendo da parte bermuda, tintarella e aperitivi estivi.

Come ho già avuto modo di dire, quest'anno, dopo secoli, sono andato in vacanza (e so già che l'estate prossima, complice il tour mondiale di Bruce Springsteen, salterò di nuovo), e per non saper nè leggere nè scrivere mi sono ritrovato un paio di giorni a Atene e poi una settimana a Rodi.

Come potete notare da questa fotina, che ritrae la Baia di Anthony Quinn, il mare è fantastico, di un blu pazzesco, pulitissimo in qualsiasi parte dell'isola.
La Baia in questione, tra l'altro, è più unica che rara, senza spiaggia ma con delle rocce stupende, e può essere visitata al massimo da una cinquantina di persone per volta, il che la rende ancora più tranquilla e speciale.

L'isola è zeppa di spiagge bellissime e più o meno affollate, sia sabbiose che di ghiaia: in pratica, ce n'è per tutti i gusti.

Luogo completamente diverso è invece Prassonisi, praticamente una piccolissima lingua di terra, all'estremo sud dell'isola, che porta asduna minuscola penisoletta (disabitata).
La spiaggia è di sabbia, morbidissima, e tira un vento pazzesco, il che la rende il paradiso di chi pratica windsurf e kite.
Per raggiungerla abbiamo dovuto fare circa 80km sulle discutibili strade di Rodi, ma alla fine ne è valsa la pena, non credo che esistano altri posti del genere al mondo.

Dopo aver girato tutte le possibili spiagge e tutti i posti turistici o archeologicamente interessanti dell'isola, abbiamo deciso di passare l'ultimo giorno proprio nella città di Rodi. L'acropoli è pressochè inesistente, ma tutta la città vecchia - un labirinto - è molto carina e ospitale, e merita la visita.



La buona vecchia Plaka Ippokratous è un po' il cuore pulsante di tutta la vita notturna della città, lo snodo attraverso cui si passa un po' tutti, e intorno a cui ci si può sedere un momento a bere qualcosa.

Questo brevissimo tour fotografico non rende affatto giustizia alle bellezze dell'isola o alla settimana trascorsa là, ma è per lo meno un piccolo assaggio della mia Grecia 2007...